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Eremo di Montegiove
Foresteria dell'Eremo
Autostrada A14. Uscita a Fano. Subito a destra (superstrada per Roma). Dopo Km
1,5 uscita Fano Sud. Seguire Indicazione Centro Ortofrutticolo e poi Rosciano.Giunti
alla chiesa vecchia attraversare la strada e seguire le indicazioni per l'Eremo.
La comunità monastica è attualmente formata da sei monaci e appartiene alla
Congregazione Camaldolese dell'Ordine di San Benedetto.
Ognuno è chiamato dal Signore a rispondere in prima persona con l'obbedienza
della fede in una libertà crescente che ha nell'amore indiviso a Dio e ai
fratelli la sua ragione d'essere e la sua misura.
La tradizione dei Monaci camaldolesi ha posto fin dall’origine particolare
attenzione alla cura dei malati e alla formulazione di medicamenti; quella
stessa cura che continuano ad avere ancora oggi nella produzione di tisane,
liquori, creme e altri prodotti naturali preparati seguendo proprio le loro
antiche ricette che possono essere trovati nell'eramo.
Agli ospiti la comunità chiede di condividere, tenute presenti esigenze
personali particolari, i suoi ritmi nel clima dell'"ora et labora"
caratteristico dello spirito benedettino, adeguandosi anche alle proposte di
"cammino spirituale" che essa vive e propone. Per quanto riguarda la liturgia e
in particolare l'Eucaristia gli ospiti sono pregati di condividere i momenti
della preghiera liturgica della comunità senza richiedere celebrazioni per
gruppi particolari in altre ore della giornata (ciò vale anche per gruppi di
passaggio).
Con l'intenzione di rispettare lo spirito, il ritmo e lo stile dell'Eremo,
l'ospitalità è aperta ai singoli e a piccoli gruppi (max 20 persone).
A partire dal 1987, d'intesa con Camaldoli, si forma un gruppo di laici di
provenienze formative ed ideologiche diverse disposto a confrontarsi e ad
attingere al patrimonio culturale e spirituale del monachesimo. Gli obiettivi
che si diede erano:
di divenire punta di riferimento culturale e spirituale per credenti e non
credenti ;
avviare incontri tra fedi e religioni diverse;
promuovere confronti e approfondimenti su tematiche che interpellano la chiesa e
la società, Su tali basi venne costituita l' Associazione "Itinerari e incontri"
nel cui consiglio direttivo e presente il priore di Fonte Avellana don
Alessandro Barban.
Pochi anni dopo si trasformerà in "Centro studi itinerari e incontri" per le
successive analisi sulle ragioni di senso delle esperienze messe in atto.
Fu reso più evidente che: era opportuno riconoscere uno spazio al mondo della
scuola e dei giovani in generale;
diveniva necessita impellente che la spiritualità monastica si confrontasse con
i grandi temi della politica e della storia contemporanea, con i percorsi della
filosofia, con l' esegesi perenne della scrittura, con i drammi ricorrenti
dell'esistere;
Montegiove non poteva essere uno dei tanti luoghi della convegnistica nazionale.
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