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MUSEO DELLE ICONE E DELLA TRADIZIONE BIZANTINA
Piazza Albania
COMUNE DI FRASCINETO (Cosenza)
Il Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina
di Frascineto, centro di eccellenza della cultura bizantina in Calabria, meta
indiscussa ed apprezzata di italiani e stranieri nonché elemento di ammirazione
per i cultori e gli appassionati del settore, è stato realizzato dopo una
attenta analisi del contesto italo-albanese di tradizione bizantina, elaborata
dall’Amministrazione Comunale guidata dall’ing. Domenico Braile che ha reso
fruibile la straordinaria collezione di icone del XVII-XX secolo, di arredi
liturgici e medaglie, dell’Archimandrita P.Paolo Lombardo nonché la raccolta del
prof. Gaetano Passarelli, della dr.ssa Lucilla Del Guercio, del sig. Manolis
Anghelakis, dell’ing. Mario Tazzi e del sig. Antonio Panaiotis Ferrari.
La sua realizzazione è stata curata dal prof. Gaetano Passarelli, esperto di
iconografia e docente di storia e civiltà bizantina, con la preziosa
collaborazione, per l’arredo espositivo, dell’arch. Carlo Forace, e per
l’allestimento, di uno staff. internazionale di esperti di iconografia,
paramenti liturgici e medaglie.
IL progetto espositivo è stato configurato sull’intero tessuto urbano e, per la
prima volta, va ad interpretare e interagire con i luoghi di culto di tradizione
bizantina presenti sul territorio.
All’interno del Museo, gli spazi disponibili sono stati adeguati alle esigenze
di rappresentazione dei diversi temi trattati dal percorso museale organizzati
in sezioni diverse di carattere propedeutico e didascalico che ci consentono,
con l’ausilio di supporti multimediali, di arricchire le conoscenze dell’antica
arte dell’iconografia espressa in tutto il suo splendore, attraverso una
suggestiva panoramica del ricco patrimonio iconografico, teologico e liturgico
di alto valore culturale.
Si tratta quindi di un’esposizione complessa ed affascinante dedicata ad un
rapporto stretto e di confronto tra la creazione artistica e lo spazio sacro che
viene indubbiamente valorizzato nella sua totalità, esaltandone la forza
espressiva dei contenuti.
Dopo la morte dell'eroe nazionale, Giorgio Castriota Skanderbeg nel 1468, molte
famiglie albanesi emigrarono in Italia per non essere sottomesse dal dominio
turco che, ben presto, occupò tutta l'Albania. Gli albanesi di Frascineto
giunsero in Italia verso il 1470, e grazie all'assenso dell'abate del monastero
greco di San Pietro che assegnò loro alcune terre dell'abbazia, si insediarono
nell'attuale sito di Frascineto, già detto Casal San Pietro.
Ai fedeli si deve l'edificazione dell'attuale chiesa di Santa Maria Assunta,
ampliata e restaurata nella seconda metà del XVIII. Gli albanesi dipendevano, in
un primo tempo, dalla Chiesa di San Pietro, di rito greco. Il borgo crebbe
ulteriormente nel XVI secolo con l'arrivo di altri gruppi albanesi provenienti
dal Casale del Monte (oggi Monte di Cassano, contrada a sud di Frascineto) e
prese il nome di Casalinuovo del Duca, solo nel 1552 prese il nome di Frascineto
con la fusione dei due casali. A tale periodo risale la ricostruzione della
Chiesa del Purgatorio, sita nell'attuale piazza Skanderbeg che, recentemente
restaurata, è dedicata a Santa Lucia, alla quale è dedicata una cappella
nell'omonimo rione "Ka Salucia". Prima degli albanesi fu antica colonia
saracena, probabilmente nel sec. VIII.
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