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La Giudaica - Processo a
Gesù
Fervono a Laino Borgo, la piccola “Gerusalemme”
dell’Italia del Sud, i preparativi per la rituale
rappresentazione de La Giudaica - Processo a Gesù, opera sacra, su testo
settecentesco del Morone,
Dia ed altri autori, e che, con cadenza biennale, il venerdì santo viene messa
in scena in
forma itinerante per le vie e sulle piazze del luogo, percorso, peraltro, dal
fiume Lao secondo
una diffusa leggenda sgorgato dal Pollino a seguito del terremoto verificatosi
all’atto della morte
di Gesù. La rappresentazione, organizzata dalla Pro Loco e dall’Amministrazione
comunale,
dura circa sei ore, e vede impegnate, fra attori e comparse, oltre cento
persone, per la maggior
parte commercianti, artigiani e operai, ma, anche, professionisti e studenti,
ovviamente tutti lainesi
e tutti abbigliati con costumi d’epoca appositamente realizzati. Per di più,
quest’anno La
Giudaica si avvale della regia di Giulio Palange, fra l’altro autore di numerose
testi sul teatro popolare
in Calabria e di messe in scena di opere appartenenti alla memoria collettiva,
fra cui “Organtino”,
farsa-commedia datata 1635 e che, pertanto, costituisce il primo documento non
solo
scenico in un dialetto calabrese.
Alcuni testi vogliono La Giudaica risalente alla fine del 1500, a seguito della
costruzione, nel
1557, del Santuario della Madonna dello Spasimo ad opera di un devoto, Domenico
Longo, il
quale, per un sogno avuto recatosi in Palestina, portò a Laino i disegni della
cappella edificata in
Gerusalemme dalla regina Elena, madre dell’imperatore Costantino; cappella che
lo stesso fece
riprodurre in miniatura in un suo fondo, dove, attorno alla chiesa vera e
propria, sorsero poi
tante cappelline affrescate coi fatti salienti della passione di Cristo, e
ognuna delle quale capace
di accogliere solo una persona per volta. E in questa prima fase la
rappresentazione si sarebbe
sviluppata sulla base di un canovaccio anonimo.
Altri testi, invece, fanno risalire l’origine de La Giudaica ai primi anni del
1800 e sviluppantesi
fin dall’inizio sul testo del Morone, Dia, etc. Comunque sia rimane in ogni caso
intatto il filo di
intensa religiosità che idealmente unisce la stessa rappresentazione al
Santuario delle Cappelle e
che in certo senso è peculiare del luogo, ove, non a caso, hanno avuto i natali
vari personaggi
attivamente impegnati nella professione e diffusione della fede cattolica, fra
cui, in particolare, il
Beato Pietro Paolo Navarro, missionario arso vivo in Giappone nel 1622.
L’appuntamento quest’anno è per il 21 marzo, alle ore 10. Il giorno prima,
invece, alle ore 18,30,
nella Casa delle Culture del Comune di Laino Borgo sarà presentato il volume Di
ritorno dal pellegrinaggio
a Gerusalemme (Atlas, 2008, p. 256), curato da Giuseppe Roma e Amilcare Barbero.
L’opera raccoglie gli atti del Convegno del 12 e 13 maggio 2005 organizzato
dall’Università della
Calabria, dal Centro Studi “Enrichetta Caterini”, dal Parco Naturale del Sacro
Monte di Crea e
dal Centro di Documentazione dei Sacri Monti e Complessi Devozionali Europei;
simposio che
ha costituito la base scientifica per chiedere l’inserimento del Santuario delle
Cappelle di Laino
Borgo nel Patrimonio Mondiale UNESCO, iniziativa intrapresa dal Centro Studi
“Enrichetta
Caterini” e fatta propria nel giugno 2007 dall’Amministrazione comunale di Laino
Borgo.
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